¡Hasta l'Arancina Siempre !
Quanto di
rivoluzionario c'è nel conciliare uno stravolgimento all'egemonia
del pasto
dominante, per una festa che include un mito della
religione predominante con protagonista una
SANTA diversamente
abile?
Ce n'è per
tutti i gusti, alla carne, al burro, agli spinaci, al salmone, alla
salsiccia, mono panata,
doppia frittura, con o senza pepe.
Già
immagino le polemiche perché si scherza con cose serie, ma sono
sincero non intendo dissacrare
la tradizione delle arancine.
Per me è
una cosa importante che mi ha indotto più volte a riflettere
sull'argomento. Allora bisogna fare un po' d'ordine....
Siamo stati
educati a cibarci con l'alternarsi di pasti suddivisi in ordine
numerico e
generico: il pasto completo (almeno a casa mia e penso
anche a casa vostra) prevede primo, secondo, frutta,
dolce caffe' ed
ammazza caffe' (che per lo più resta impunito).
Per un
giorno all'anno tutto ciò non vale. Per un giorno all'anno e'
peccato rispettare le sopracitate abitudini alimentari e bisogna
cibarsi di frumento adibito in varie fogge (a casa mia lo facciamo
con la crema di latte, cioccolato, canditi e si chiama Cuccìa)
di Arancine e di timballi di riso assortiti.
Questo
perchè si racconta con approssimazione di particolari (almeno al mio
catechismo) di una SANTA videolesa che per miracolo salva
dalla fame
un indefinito popolo vessato dalla carestia. Si narra che all'arrivo delle granaglie, come degli enormi passeri
antropomorfi,
uomini donne e bambini si lanciarono al banchetto (ma
solo dopo la bollitura delle materie prime). La fama fece il resto.
Io da
piccolo alla maestra del catechismo chiedevo con tono incalzante:
“E la
salsiccia ed il salmone il ragù?”
Non ricevevo risposta.
Solo adesso
capisco il detto di Lampedusana memoria “È necessario che tutto
cambi affinché resti tutto uguale”.
È una finta, amici miei.
Si è creato
un falso precedente da fare reiterare ai posteri onorando la memoria
di quell'evento
devastandosi di pallottole di riso di vario calibro
ripiene con ogni sorta di condimento ed intasatrici
di arterie per
colesterologenesi.
E anche se
la storia parla di bollitura, regna la frittura.
Ma non era
peccato? Si, e in tal guisa la cultura egemone vuole che noi
viviamo! Allora fingendo il sovvertimento delle regole alimentari, le
stesse vengono reiterate
celate nel gesto ribelle di non seguire
l'abituale e confortante rito di nutrimento.
E noi mangiamo arancine
a più non posso felici satolli e con le mani unte in barba al
galateo, il ricco come il povero, la taglia 46 come la 58, al mare
come ai monti, impettiti ed orgogliosi gridando a pieni polmoni “W
il Subcomandante Santa Lucia che sovverte l'ordine costituito!”
perché a mo' di figura retorica attacca una parte per il tutto
ed un “Evviva” per i guerriglieri alimentari con il chicco
di riso rosso sopra il basco!
Ma sarà
davvero cosi'?
Buon
appetito.
Aramis della
Saim.
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