sabato 30 novembre 2013

Dolciume Santo


Eugeniante Grana - Il tuo disenio e propio belisimo- tecnica mista 2013 collezione privata

Miei affezionatissimi, quest’oggi la vostra Lucia ha deciso di trattare un argomento veramente interessante.
Questa volta parleremo della pasticceria che viene confezionata in vaticano per il Papa e gli altri prelati.
La mia conoscenza è vasta sull’argomento poiché da giovane ho effettuato una ricerca in merito.
Partirei con il presentarvi le CataconBonBon, dei deliziosi pallottolini di pan di spagna imbevuti di vino santo e ricoperti da una crosta di zucchero.
È un dolce semplice come le Croste di Padre Pio, patatine dolci ricoperte di frutta candita.
Consumatissime sono le Reliquirizie che altro non sono che liquirizie a forma di parti anatomiche (dita, orecchie, unghie, peli ecc).
Più impegnativa, ma sicuramente consumatissima anche dai parlamentari italiani, è la SacresTort, residuo Asburgico nel vaticano che molti Papi amici dell’impertatore o addirittura parenti.
A carnevale si fa largo consumo delle Chierichiacchere e non c’è domenica che il Papa dopo pranzo non mangi Babà allo Spirito Santo.
Ottima la fattura pasticciera artigianale ed ottime sono le Torte Sette Tonache confezionate dalle Monache del Santissimo Mestolo di Maria Pasticciera, convento da cui proviene la notissima cuoca Suor Germania.
Inoltre da quest’anno sarà possibile trovare nei supermercati del vaticano le merendine del Convento Bianco in due dolcissime varietà: le Sfoglie del Papa Buono all’Uovo e l’Ostiaporosi Benedetta, un friabile frollino a forma di piccolo femore.
Ma se vi trovate in pellegrinaggio a San Pietro e venite colti da improvvisi languori alimentari, troverete dei chioschi agli angoli delle strade e perciò non mancate di gustare le Stigghiolstigmate, ghiottissimi stuzzichini di pasticceria popolare di cui i Monaci Cercatori si nutrono quasi esclusivamente. La ricetta è semplicissima: il dolce è composto da spiedini caramellati adornati di marmellata di lamponi e basta.
Questo è un breve viaggio attraverso la pasticceria vaticana e, credetemi, vale proprio la pena di assaggiarla.
Vi saluto affezionati lettori e buona degustazione.

                                                             Lucia Fornetto


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