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La redazione di Muco
Filiforme ha deciso di intraprendere una campagna culturale contro la
corrente pseudo culturale, fortissima sul suolo italico, meglio
conosciuta come Luogo
Comunismo®.
Questa corrente fà del
luogo comune la sua bibbia e i concetti espressi si nascondono nelle
pieghe del quotidiano come le briciole nel giro vita di Ferrara. La
nostra crociata consisterà nel denunciare come dei novelli censori
questo mal costume culturale.
Quante volte per esempio,
quante, avete sentito dire il Luogo Comunissimo "Vabbè però è
bello dentro"?
Ora, premesso che noi
affrontiamo questo argomento da belli e che voi in quanto lettori di
Muco Filiforme sicuramente lo siete, indispone il fatto che ciò
venga detto con palese vergognosa ipocrisia. Chi nelle umidicce notti
fatte di polluzioni sogna una bella dentro? Forza alzate le mani !!
Chi fra le graziose lettrici nelle oniriche fantasie sogna un
principe azzurro bello dentro che arriva su un asino purosangue
dentro? Forza, stiamo aspettando...
Tutto questo scialbo
etichettaggio simile ad un inventario della rinascente, non si cura
minimamente di quella schiatta di poveracci unti da questa infamia.
Riflettendo
sull'argomento emerge un'altra incongruenza: Se comunque trattasi di
qualità, chi coltiva questo dono? E' un pregio universalmente noto?
La bellezza va curata, è
un patrimonio, e la bellezza interiore ha un vantaggio intrinseco,
con l'età non avvizzisce. Ma allora ci chiediamo, dove sono le
beautyfarm interiori? E poi perché solo belli dentro? Noi per
esempio abbiamo un amico che è palestrato dentro. Ha fatto molta
ginnastica interiore e nonostante apparentemente il suo involucro
corporeo si manifesti gracile e giallino, dentro è palestrato ed
anche un po' governatore. Ha vinto mister universo dentro, è stato
scritturato ad holliwood per dei film d'azione immaginari, possiede
dei pettorali interiori da fare impallidire qualsiasi boxer e
bicipiti che rendono ridicolo anche il noto Braccio di Ferro sotto
l'effetto del portentoso ortaggio. Ha aperto una palestra emotiva
dove si allenano i buoni sentimenti e questa estate terrà una
rubrica sulla rivista "Muscoli questi Sconosciuti" in cui
elargirà consigli ai lettori in merito alla prova costume dentro, su
come rassodare interiormente glutei inesistenti e su come affrontare
un'estate da Briatore dentro.
Ovviamente tutto ciò
apre scenari inaspettati. Vengono a decadere vari modi di dire tipo
“Moglie e buoi dei paesi tuoi' in quanto il bovino potrebbe
sentirsi culturalmente legato a tradizioni estere apprese grazie alla
globalizzazione (per esempio festeggerà halloowin, festa di recente introduzione assimilata a causa
del colonialismo culturale a stelle e strisce e che soppianta la
nostra festa dei morti con pupa di zucchero annessi). Oppure “Non
esiste più la mezza stagione”. Ma in riferimento a quale unità di
misura?
La società moderna è
intrisa di luoghi comuni perché il qualunquismo assopisce le
coscienze e questo permette l'esistenza di dinamiche usa e getta che
non permettono una visione critica dei fatti. Altrettanto infelice è
il detto contadino “Scarpe grosse e cervello fino”. Secoli di
evoluzione cancellati da una inesistente diagnosi di ipocelebrismo
con una maliziosa allusione al cattivo gusto nella scelta delle
calzature. Ma il contadino possibilmente vive in una valle verde e
quindi saranno calzari suoi.
Oggi il nostro amico
palestrato dentro è impegnato in molteplici avventure, si sta
preparando a scalare una montagna immaginaria e questa prova di forza
interiore lo porterà a vette altissime o nel baratro più buio. Lui
però da pioniere trascendente ha deciso di cercare un baratro
altissimo perché quello è il posto che lui cerca da sempre e che
siamo certi alla fine troverà.