sabato 31 maggio 2014

Luoghi Comuni non Geografici


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La redazione di Muco Filiforme ha deciso di intraprendere una campagna culturale contro la corrente pseudo culturale, fortissima sul suolo italico, meglio conosciuta come Luogo Comunismo®.
Questa corrente fà del luogo comune la sua bibbia e i concetti espressi si nascondono nelle pieghe del quotidiano come le briciole nel giro vita di Ferrara. La nostra crociata consisterà nel denunciare come dei novelli censori questo mal costume culturale.
Quante volte per esempio, quante, avete sentito dire il Luogo Comunissimo "Vabbè però è bello dentro"?
Ora, premesso che noi affrontiamo questo argomento da belli e che voi in quanto lettori di Muco Filiforme sicuramente lo siete, indispone il fatto che ciò venga detto con palese vergognosa ipocrisia. Chi nelle umidicce notti fatte di polluzioni sogna una bella dentro? Forza alzate le mani !! Chi fra le graziose lettrici nelle oniriche fantasie sogna un principe azzurro bello dentro che arriva su un asino purosangue dentro? Forza, stiamo aspettando...
Tutto questo scialbo etichettaggio simile ad un inventario della rinascente, non si cura minimamente di quella schiatta di poveracci unti da questa infamia.
Riflettendo sull'argomento emerge un'altra incongruenza: Se comunque trattasi di qualità, chi coltiva questo dono? E' un pregio universalmente noto?
La bellezza va curata, è un patrimonio, e la bellezza interiore ha un vantaggio intrinseco, con l'età non avvizzisce. Ma allora ci chiediamo, dove sono le beautyfarm interiori? E poi perché solo belli dentro? Noi per esempio abbiamo un amico che è palestrato dentro. Ha fatto molta ginnastica interiore e nonostante apparentemente il suo involucro corporeo si manifesti gracile e giallino, dentro è palestrato ed anche un po' governatore. Ha vinto mister universo dentro, è stato scritturato ad holliwood per dei film d'azione immaginari, possiede dei pettorali interiori da fare impallidire qualsiasi boxer e bicipiti che rendono ridicolo anche il noto Braccio di Ferro sotto l'effetto del portentoso ortaggio. Ha aperto una palestra emotiva dove si allenano i buoni sentimenti e questa estate terrà una rubrica sulla rivista "Muscoli questi Sconosciuti" in cui elargirà consigli ai lettori in merito alla prova costume dentro, su come rassodare interiormente glutei inesistenti e su come affrontare un'estate da Briatore dentro.
Ovviamente tutto ciò apre scenari inaspettati. Vengono a decadere vari modi di dire tipo “Moglie e buoi dei paesi tuoi' in quanto il bovino potrebbe sentirsi culturalmente legato a tradizioni estere apprese grazie alla globalizzazione (per esempio festeggerà halloowin, festa di recente introduzione assimilata a causa del colonialismo culturale a stelle e strisce e che soppianta la nostra festa dei morti con pupa di zucchero annessi). Oppure “Non esiste più la mezza stagione”. Ma in riferimento a quale unità di misura?
La società moderna è intrisa di luoghi comuni perché il qualunquismo assopisce le coscienze e questo permette l'esistenza di dinamiche usa e getta che non permettono una visione critica dei fatti. Altrettanto infelice è il detto contadino “Scarpe grosse e cervello fino”. Secoli di evoluzione cancellati da una inesistente diagnosi di ipocelebrismo con una maliziosa allusione al cattivo gusto nella scelta delle calzature. Ma il contadino possibilmente vive in una valle verde e quindi saranno calzari suoi.
Oggi il nostro amico palestrato dentro è impegnato in molteplici avventure, si sta preparando a scalare una montagna immaginaria e questa prova di forza interiore lo porterà a vette altissime o nel baratro più buio. Lui però da pioniere trascendente ha deciso di cercare un baratro altissimo perché quello è il posto che lui cerca da sempre e che siamo certi alla fine troverà.