sabato 28 dicembre 2013

Oracolo di capodanno


Stefano De Mais - Gatto robot teodoforo - colori su a4 - 2013 coll. privata

Cari amici vicini e lontani,
non vogliamo certo dirvi come passare l'ultimo giorno di questo splendido 2013 (duemilatredici): è stato l'anno del meteorite caduto dal cielo ad annunciare qualcosa che non abbiamo capito perché il russo non lo parliamo (e nemmeno altre lingue al di là del regno delle due sicilie), è stato l'anno del dignitosissimo terzo posto nella confederation cup della nazionale italiana di calcio, di ballerini, di figlie di star future presentatrici, amici ritrovati come la citrosodina al supermercato.
Insomma bello, a noi è piaciuto. Certo sarebbe meglio fare un bilancio delle nostre vite, ma perché?  Vorremmo invece darw'in anteprima il discorso presidenziale che verrà tenuto alla nazione il 31 (trentuno) dicembre corrente anno da un vecchietto alla tv a reti unificate.
Badate che non è come con i temi della maturità, tutti pronostici puntualmente disattesi. A noi è venuto in sogno il polpo Paul a volto coperto da una splendida luce abbagliante con la minuta presidenziale in bella mostra tra i tentacoli. Con voce ferma ed umana ha iniziato a leggere. Noi abbiamo trascritto tutto fedelmente, almeno quello che ricordiamo.

“Care Italiane e cari Italiani,
è nel momento del bisogno che si vedono gli amici. La sfida è lanciata, serve un cambiamento forte deciso e radicale! I primi cento (100) giorni del 2014 (duemilaquattordici) saranno fondamentali per questa svolta. Verranno istituiti dei distretti territoriali che verificheranno l'esatta e corretta applicazione dei decreti che verranno varati nei prossimi mesi. Avranno potere di interfaccia con le giunte comunali e risponderanno solamente alla mia persona.
È nel momento del bisogno che si vedono gli amici, vi chiedo di mangiare pane a giorni alterni, la verdura fa bene mangiatene tanta, carne dal secondo taglio a salire, scatolame vario.
È necessario dare una scossa alle piccole realtà disseminate sul territorio. Non è più l'ora dei tagli, il rigore non permette lo sviluppo.
Nei primi cento (100) giorni verrà innalzata l'eta scolare a 8 (otto) anni e abbassato l'obbligo a tredici (13) e se in questi cinque (5) anni non impari niente peggio per te. Abbiamo deciso di tagliare sui costi della scuola senza licenziare nessuno;
Il mercato del lavoro necessita di cambi profondi e strutturali: si reintroduce la leva obbligatoria, ma in paesi esteri e non necessariamente appartenenti al patto atlantico. Sono stati già istituiti dal ministero della difesa dei gemellaggi per lo scambio alla pari con capi di bestiame di vario tipo, da gregge e/o da mandria. I militari dovranno essere carroarmatomuniti;
La sanità va riformata: partiamo dal presupposto che la forte tempra degli italiani permette di ammalarsi di meno rispetto alla caducità di salute di altri popoli, per esempio gli eritrei. Siamo al quinto posto tra le nazioni con meno casi di malattie esantematiche. Che ci vuole a fare un piccolo sforzo per la nazione? Ci vuole assai a mettere una bella maglia della salute prima di uscire? Ci vuole assai ad evitare gli spifferi e a mangiare in maniera equilibrata? Sapete quanto incide sul bilancio della sanità pubblica la sciolta? Non devo certo essere io a spiegarvelo;
Per la pressione fiscale che soffoca le medie e piccole imprese abbiamo idee semplici e chiare: assumete cinesi, hanno i loro vantaggi, ce ne serviamo già qui al quirinale e ve li consigliamo, sono grandi lavoratori... grandi... lavoratori! E si potranno scaricare con apposita legge al varo delle camere;
Dobbiamo riformare anche la morale del nostro stato: serve una legge contro l'omofobia, siamo a favore dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. Il mercato delle liste nozze e il quasi morente mercato dei confetti alla mandorla ne avrebbero nuova linfa vitale;
Per agevolare il turismo, già volano dell'economia nazionale per le note meraviglie paesaggistiche ed architettoniche del nostro paese, abbiamo deciso di liberalizzare le droghe leggere: Fate attenzione, liberalizzare NON legalizzare. Sarà possibile coltivarle senza alcun limite o restrizione, ma saranno VIETATISSIME la raccolta, l'uso l'essiccazione e l'esportazione. Abbiamo deciso così ormai.
Cari connazionali, augurandovi un prospero 2014 (duemilaquattordici) a voi e alle vostre famiglie, ricordate che ogni sfida ha in se una possibilità, un vincitore e quel vincitore deve essere l'Italia. Nessuno si senta escluso, le scelte sebbene dure sono rivolte all'intera nazione senza eccezione di fazione o colore politico, sono rivolte a tutti i cittadini che credono ancora al benessere collettivo e alla gratificazione dell'individuo. Il percorso è stato intrapreso, tutti chiamati ad apporre un contributo anche modesto: l'Italia non è stata soltanto Leonardo da Vinci o Galileo Galilei! Lo spirito italiano vive anche nel più umile dei suoi figli, ovviamente questi ultimi non avranno intitolato alcun liceo. Mi raccomando: casco ben allacciato e luci sempre accese anche di giorno. Buon Anno”

Al nostro risveglio eravamo sudati e un po' preoccupati. Forse era solo la peperonata o forse no, chi può dirlo, lo sapremo al trentuno (31) dicembre, anche se noi non seguiamo mai il discorso presidenziale. Ci faranno sapere.



I fratelli
Arturo Coimbra, costituzionalista 
Antunes Coimbra, posteggiatore

Nessun commento:

Posta un commento