martedì 22 ottobre 2013

Non ascoltate la radio

 Vladimiro Grana - Cane Re, spirito su A4, 2012, collezione privata
Cari amici vi devo raccontare una cosa successa veramente. Premetto che avevo la passione delle radio, le ascoltavo ogni giorno più volte al giorno, avevo sempre l'auricolare nell'orecchio e conoscevo a memoria tutte le stazioni Fm. Conoscevo pure le stazioni Am, comprese quelle tutte fruscìo.
La mia vita mi sembrava bella ed era piena di musica, e la musica è lo sfondo ideale per la gioia.
Un giorno però questo incanto si è rotto e da allora tutto è cambiato. E la colpa è di un noto presentatore radiofonico. Non mi nasconderò dietro il dito, sono abbastanza coraggioso da fare nome e cognome del responsabile, devo avvertire le persone deboli di cuore o al momento costipate che quello che dirò è molto forte, sedetevi o mettetevi in prossimità di un materasso, non mi assumo nessuna responsabilità se cadendo vi fate male.
Questa “Persona” si chiama Charlie Brown e la radio per cui lavora è Radio disck Jokey. Ecco l'ho detto, non ho paura di dire in faccia le cose. Allora vi racconterò tutto dall'inizio.
Ricordo quel giorno come fosse ieri, perché è stato effettivamente ieri. Avevo trascorso una meravigliosa giornata, e quale beffa del destino, le radio avevano trasmesso tutte le mie canzoni preferite una dietro l'altra.
Come ho fatto a non capire che la vita mi stava tirando un colpo mancino? Ero così felice che non mi sono insospettito. Comunque ero andato al supermercato, in via domenico russo a palermo c'è un supermercato e ci vado spesso. Mentre prendevo il carrello mi era già sembrato di sentire qualcosa di strano, ma avevo le cuffie.
Un uomo dai capelli bianchi accompagnato da un paio di energumeni era uscito da una macchina lussuosa ed era entrato con aria spavalda dando uno strattone ad una vecchina cieca con il bastone e lasciandola a terra mentre la poverina piangeva per la vergogna. Non avevo notato fosse lui, ma già sentivo quelli vicini a me che dicevano E' Charlie Brown, è proprio lui.
Devo essere sincero? Mi pareva impossibile fosse lui. Primo perché che ci veniva a fare Charlie Brown al supermercato di via domenico russo, secondo perché lo consideravo un signore, un uomo perbene. E invece mi sbagliavo.
Tolsi le cuffie dalle orecchie, la radio trasmetteva Video kill the radio star, e mi resi conto che era vero, era proprio lui.
Era entrato con tutta la sua arroganza e faceva discorsi tipo: “Ué ma qui Cazofiga è un letamaio, pattume dappertutto, chi sono questi sfigati Cazofiga, andate a lavorare terrun, coza volete una cadrega? Uè Cazofiga bambini andate a lavorare pure voi invece di fare i ladri già così piccoli, coz'è vi manca il riformatorio? Ma du ve l'è che siamo in africa? Coza siete terroni o africani eh cazofiga?”
La gente lo guardava esterrefatta, non si erano mai sentite certe parole al supermercato, qualcuno chiamò perfino la vigilanza, una donna si sentì male.
Charlie brown si muoveva dentro al supermercato come se fosse stato il padrone degli scaffali, saltava sopra i banconi frigo, apriva le bottiglie di birra, tutti lo guardavano senza parole e lui spingeva la gente dando calci ai carrelli. Faceva fare queste cose pure ai suoi scagnozzi e quando qualcuno tentò di mettergli le mani addosso, che cavolo era veramente una scena disgustosa, si nascose subito dietro ai muscoli delle sue guardie del corpo incitantoli: “Dategliele di santa ragione Cazofiga!”
Furono i dieci minuti più lunghi della mia vita, ancora adesso se chiudo gli occhi mi pare di sentire quella voce e quelle volgarità. Alla fine prese un rotolo di carta igienica e... non posso continuare, il pudore mi vieta di descrivere quello che vidi, ma di sicuro non comprerò più gli spinaci surgelati.
Arrivato alla cassa spinse di nuovo la vecchina cieca che nel frattempo, a causa della caduta di prima, era diventata pure sordomuta e mentre i suoi amici lo proteggevano dal lancio di oggetti da parte della folla, riuscii a prendere il microfono della reception e a gridare Cazofigaaaaaaaaaaaaa.
Poi se ne andò salendo sulla macchina proprio qualche minuto prima che arrivasse la polizia. Vi dico solo che un agente si è sentito male, e parliamo di uno che arresta i mafiosi.
Ho saputo poi che oggi alla radio ha raccontato di quanto sia stato trattato male qui a Palermo (in una diretta di due ore!) .
Io non l'ho sentita, sono rimasto traumatizzato e non ascolto più la radio. Vi racconto tutto ciò perché episodi come questi vengano alla luce, sono sicuro che c'è tanta altra gente che può raccontarne. Io la mia parte l'ho fatta, adesso tocca a voi e se riusciamo a dimostrare che non è l'uomo perbene che si spaccia, ne sarà valsa la pena, riusciremo a fare giustizia.
E voglio concludere rivolgendo delle parole proprio a te Charlie Brown: Grazie di cuore per aver distrutto la mia passione!

2 commenti:

  1. Grazia da cuori, amici di Muco filiformu,
    por il coraggio chi dimostrato, tutto ciò vi fà onori.
    Abbiamo intrapreso una class action contro il noto prasantatara, avidantimonti avvizzo a simili comportamanti.
    Vi turramo aggiornati

    A.C.C.N.P.
    (Associazione Consumatori Contro il Noto presentatore, sede europea)

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