mercoledì 10 settembre 2014

Cronaca di un Disagio Esistenziale


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Cari lettori,
vogliamo portarvi una drammatica testimonianza di come oggi sia facile perdere i propri riferimenti esistenziali.
Questo non vuole essere un modo per trattare argomenti di facile presa emozionale, ma solo per ricordare a tutti noi che lavori alienanti, maleducazione imperante ed egoismo galoppante, il tutto condito da psicofarmaci vari, rischiano di farci smarrire il nostro vero io, cioè per quanto riguarda Te lettore, il tuo vero Tu.


Come ricevuta riportata


Una volta ero un poeta, ma di quelli con la OETA maiuscola. Scrivevo poesie che presto diventavano best seller della poesia mondiale, ma che dico mondiale anche di più.
Ma un giorno fui colto dal malessere che coglie i poeti ed in quanto io lo fui la malattia mi fu.
Fui un fui fù.
Questa malattia andò a colpirmi proprio quella parte del cervello che controlla la funzione delle rime. Da quel giorno ho difficoltà a fare le rime, mi escono male, non mi riescono, è veramente inibitorio, è come morire. Sono nell'inibitorio della rima.
Ma dicevo neanche riesco a fare rime semplici tipo quelle alla valeria rossi, le sento, le capisco ma se provo a pensarle me le dimentico. Mi escono cose strane tipo:

“Larga la foglia stretta la via
e io ti lascio questa mia firma”.

SONO ROVINATO!!!
Da tre anni sono in un centro all'avanguardia per lo studio di questo male che affligge noi poeti, ma sono un caso disperato, me lo hanno detto i medici... ma io spero sempre che un giorno, così per caso, mi esca una rima ed allora forse guarirò.
In questi giorni ho fatto qualche piccolo passo in avanti. Questa è l'ultima cosa che ho provato a scrivere.

Il mio cane abbaia Bao bao

è il suo saluto intende Ciao ciao

ma io ho un pesce

ed è un maleducato

perché da quando esce

non mi ha mai salutato.

Ora ho un criceto

ma mi è mi è morto

e non voglio più animali.

Sigh!!!!

Firmato Un Poeta Estinto





Bisogna aggiungere altro? Non ce la sentiamo.





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